Gli eventi che hanno scosso recentemente il Cile riguardano tutto il mondo, ed hanno toccato profondamente i Giovani Socialisti italiani, legati da uno storico legame di fratellanza ai compagni cileni.
Il popolo cileno, esasperato dalla disuguaglianza sociale e dalle enormi spese che deve sopportare – a causa della mancanza di un vero welfare e di un sistema liberista fatto di servizi essenziali privatizzati, oltre che delle scellerate politiche dell’attuale governo – si è ribellato.
In Cile, come nel mondo, è necessaria una radicale svolta politica e sociale. Essa si potrà compiere solo con una ri-solidificazione dei corpi intermedi e dei partiti, per creare una coalizione di forze che possa essere in grado di reggere l’urto del capitalismo globale e che sappia costruire un sistema che protegga i cittadini e non solo gli utili delle grandi imprese e dei fondi pensione.
Riteniamo sia questo il compito del movimento socialista.
In Cile, la prima risposta a questo insostenibile stato di cose è arrivata dagli studenti del liceo, dai giovani, e via via la protesta si è propagata alla grande maggioranza della popolazione cilena. Le grandi manifestazioni che si sono susseguite hanno trovato una repressione brutale, che ha ricordato ai cileni e al mondo i terribili anni della dittatura di Pinochet, e che non avremmo mai voluto vedere in un paese ormai saldamente avviato in un cammino democratico.
Dopo la poderosa marcia di un milione di persone a Santiago del Cile, il governo neoliberista di Piñera annuncia un “rimpasto” e la fine dello stato di emergenza con il quale si era dichiarata “la guerra” ai manifestanti. Un miglioramento che consideriamo timido, e che ci impone ancor di più di solidarizzare con le compagne e i compagni cileni nella loro lotta.
Hanno bisogno ora più che mai che l’attenzione internazionale sulla loro vicenda non diminuisca. La loro lotta è quella di tutti noi, contro le politiche repressive e antisociali di una destra internazionale che in Cile si è fatta nuovamente reazionaria e violentemente repressiva e che in tutto il mondo opprime le classi medie e lavoratrici.
Federazione dei Giovani Socialisti