NO ai 5 stelle nel Socialismo Europeo! – Lettera aperta della FGS agli Young European Socialists

ITA

Dear comrades,

con questa lettera vogliamo mettere in guardia tutta YES da quello che sarebbe un grandissimo errore politico verso cui il Gruppo S&D rischia di andare incontro.

In Italia alcune dichiarazioni di importanti esponenti del Movimento 5 Stelle, innanzitutto Luigi Di Maio, hanno reso di dominio pubblico alcune voci che circolavano da tempo: il Movimento 5 Stelle, con l’appoggio del Partito Democratico, si appresta ad entrare nel gruppo S&D e ipotizza anche l’adesione al PSE. 

Non si tratta di una conversione, né di una buona notizia.

Sappiamo come funzionano le cose nell’europarlamento: a causa dell’ancora imperfetta natura delle istituzioni europee, la dinamica dei grossi eurogruppi è quella di aggregare più componenti possibili, tanto non c’è un Governo cui dare fiducia… Finché però parliamo di piccole realtà comunque di sinistra, il danno non è troppo ma i 5 stelle sarebbero per S&D ciò che Orban è stato per il PPE: una macchia vergognosa e una “polpetta avvelenata”.

La motivazione del Movimento 5 Stelle infatti è di mero opportunismo: dopo essere fuoriusciti dall’EFD (il gruppo xenofobo di Farage, del populismo di destra, dell’euroscetticismo più becero) sono rimasti non-iscritti perdendo tante occasioni. Soprattutto economiche. Non hanno alcuna affinità sincera nei riguardi dei socialisti e dei socialdemocratici, e nemmeno si preoccupano molto di manifestarla.

Il M5S non ha nulla a che vedere con i valori del Socialismo Europeo né con quelli di un partito sinceramente democratico e progressista. Sono populisti nel senso più becero (soprattutto sui temi della giustizia penale dove incoraggiano procedure sommarie e la corporativizzazione della magistratura), sono euroscettici e il loro ambientalismo è tutto di posa e fondato su un atteggiamento antiscientifico (scie chimiche e altre cospirazioni).

Il Movimento 5 Stelle è nato 12 anni fa riempiendo le piazze con slogan anti-democratici, antipolitici e complottisti: contro la democrazia rappresentativa, contro lo stato di diritto e le sue leggi garantiste, e contro tutti i politici senza distinzione. I più colpiti da questo clima di odio sono stati i politici progressisti, e soprattutto i socialisti.

I creatori del Movimento, sono stati Gianroberto Casaleggio, un inquietante imprenditore che profetizzava una società-alveare come nei più inquietanti film fantascientifici, e il comico miliardario Beppe Grillo, un fervente antisocialista che nei suoi spettacoli ha pubblicizzato prodotti “alternativi” come palle di ceramica magiche per sostituire i detersivi e che è famoso per le sue dichiarazioni violente, sessiste e fasciste (una volta disse che i neofascisti di Casapound sarebbero stati “i benvenuti” nel Movimento).

Entrato nelle istituzioni il M5S aveva sempre rifiutato categoricamente qualsiasi alleanza ma nel 2018 si innamora e fa un governo con la Lega, il partito di far-right razzista e antieuropeista guidato da Matteo Salvini, che diventa Ministro assieme a Luigi Di Maio: Giuseppe Conte diventa il Presidente del Consiglio del Movimento 5 Stelle. Noi abbiamo fatto una dura opposizione a quel governo che si è caratterizzato per una politica ferocemente anti-migratoria e per i “porti chiusi” (forse ricorderete anche voi la vicenda di Carola Rakete e della Sea Watch); fece inoltre scalpore l’incontro che il Ministro Luigi Di Maio (lo stesso che oggi spinge verso il gruppo S&D) fece con i leaders dei gilet gialli, invitandoli a “non mollare”, nel pieno delle proteste che stavano sconvolgendo la Francia.

Dopo un decennio di antipolitica, intenstandosi “vittorie” come l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e il taglio del numero dei parlamentari, nel 2019 il Movimento 5 Stelle pur di rimanere al Governo inizia un’opera di trasformismo senza scrupoli: Giuseppe Conte scarica la Lega e forma un nuovo Governo con il Partito Democratico, non abbandonando però una politica nettamente filocinese e populista, e gestendo la pandemia molto male e in maniera poco trasparente: per questo fu sfiduciato nel 2021 e sostituito con Mario Draghi, attualmente in carica.

Da allora il Movimento 5 Stelle, pur continuando a coltivare rapporti con la destra, continua questa operazione di trasformismo per darsi una “nuova veste” progressista e democratica: ma tutti i protagonisti di dodici anni di antipolitica e del Governo xenofobo e anti-europeista sono sempre gli stessi, e rimangono tutt’ora alla guida del Movimento. 

Non facciamoci ingannare, non è una conversione, non è un ravvedimento, non è un fatto meramente tecnico dell’eurogruppo, è una infamia politica e noi giovani socialisti europei abbiamo il dovere di farci sentire, affinché i nostri compagni nell’europarlamento non accettino passivamente questo orrore.

Far entrare il Movimento 5 Stelle sarebbe legittimare la loro politica squalificata e squalificante: un attacco alla nostra credibilità. I Verdi li hanno rifiutati, dobbiamo fare questo errore noi?

Enrico Maria Pedrelli

Secretary General of FGS

ENG

Dear comrades,

with this message we want to warn YES and all its MO of a huge political mistake the S&D Group could incur in the next future.

Important members of the 5 Star Movement in Italy, first of all Luigi Di Maio, have released statements that have made public some rumors that have been circulating for some time: the 5 Star Movement, with the support of the Italian Democratic Party, is preparing to enter the S&D group and, possibly, to become a member of PES.

This is not a conversion, nor is it good news.

We know how things work in the European Parliament: due to the still imperfect nature of the European institutions, the dynamics of the larger groups in the EP is to aggregate as many MEP as possible, at the end there is no government to be directly supported … As long as we talk about small left-wing parties or movements, the damage is not too much, but the 5 stars would be for S&D what Orban is and has been for the EPP: a shameful stain and a “poisoned chalice”.

The motivation of the 5 Star Movement is in fact of mere opportunism: after having left the EFD (the xenophobic group of Farage, of right-wing populism, of the most rude Euroscepticism) they remained non-members, losing many opportunities. Above all economic opportunities. They have no sincere affinity towards the Socialists and Social Democrats, and they don’t even bother much about showing it.

The M5S has nothing to do with the values of European Socialism or with those of a genuinely democratic and progressive party. They are populists in the most vulgar sense (especially on the issues of criminal justice, where they encourage summary procedures and the corporatization of the judiciary), they are Eurosceptics, and their environmentalism is all posed and based on an unscientific attitude (such as chemtrails and other conspiracy theories).

The 5 Star Movement was born 12 years ago, filling the streets with anti-democratic, anti-political and conspiracy slogans: against representative democracy, against the rule of law and its guarantees, and against all politicians without distinction. The most affected by this climate of hatred were the progressive politicians, and especially the socialists.

The founders of the 5 Star Movement were Gianroberto Casaleggio, a disturbing entrepreneur who prophesied a hive society as in the most worrying science fiction films, and the millionaire comedian Beppe Grillo, a fervent anti-socialist who in his shows advertised “alternative” products such as magic ceramic balls to replace detergents and whom is famous for his violent, sexist and fascist statements (he once said that the neofascists of Casapound would be “welcome” in its Movement).

After entering the institutions, the M5S has always categorically rejected any alliance but in 2018 he fell in love and formed a government with the Lega, the racist and anti-European far-right party led by Matteo Salvini, who became Minister together with Luigi Di Maio: Giuseppe Conte became the President of the Government for the 5 Stars Movement. We have always made a strong opposition to that government which was characterized by a fiercely anti-migration policy of the “closed ports” (perhaps you too remember the story of Carola Rakete and the Sea Watch); Furthermore, the meeting that Minister Luigi Di Maio (the same one whom today pushes towards the S&D group) held with the leaders of the yellow vests, inviting them to “not give up”, in the midst of the protests that were upsetting France, caused a sensation at that time.

After a decade of anti-politics, claiming “victories” such as the abolition of public funding for parties and the reduction of the number of member of the parliament, in 2019 the 5 Star Movement began a fabricated effort of unscrupulous transformation in order to remain in government: Giuseppe Conte discharged the Lega and formed a new government with the Democratic Party, without abandoning a clearly pro-Chinese and populist policy, and managing the pandemic dreadfully and opaquely: for this reason he lost the confidence of the parliament in 2021 and was replaced with Mario Draghi, currently in office.

Since then, the 5 Star Movement, while continuing to cultivate relations with the right, has continued his “trasformismo” (the “ability” of changing political sides for opportunistic reasons and to say in power) operation to give itself a progressive and democratic “new guise”: but all the protagonists of twelve years of anti-politics and of the xenophobic and anti-Europeanist government are still the same, and still remain at the head of the Movement.

Do not be fooled, it is not a conversion, it is not a repentance, it is not a purely technical fact of the S&D Group, it is a political infamy and we Young European Socialists have a duty to make ourselves heard, so that our comrades in the European Parliament do not passively accept this horror.

Welcoming the 5 Star Movement would legitimize their disqualifying and disqualified policies: a direct attack at our credibility. The Greens rejected them, should we make this mistake?

Enrico Maria Pedrelli

Secretary General of FGS

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